Per uno strana legge di Murphy, succede
che conosci i migliori luoghi, le migliori persone e le migliori
situazioni sempre alla fine di una data esperienza. E' successo a
Rennes, poi a Lyon, a Belluno ed ora a Lausanne. E così ti accorgi che
quando devi partire ti mancano una serie di cose da fare, che vorresti
tornare in un tale spazio prima di andar via o che vorresti conoscere
meglio una persona che ha interferito furtivamente in una delle tue
serate. Ma checcevoifà, ormai è tardi per crearsi altro tempo libero, i
minuti svizzeri corrono velocissimi (non a caso), si lavora troppo
per uscire assiduamente, soprattutto mancano due settimane alla nostra
partenza e sono unicamente proiettata in quel che verrà, più che in
quel che sarebbe potuto venire qui.
E' invece troppo presto per la maturazione della cosiddetta "fica svizzera", abbastanza posticipata rispetto a quella italiana, per ovvi motivi che non starò qui a criticare per l'ennesima volta. Il fico del nostro giardino stamattina sembrava divorato dalla vigna, i frutti ancora piccoli, durissimi come pietre e restii a maturare. L'unica cosa che son riuscita a raccogliere sono queste foglie decorative, che ben si prestano come sotto-crumble per la mia piccola composizione mediterranea. L'intenzione era rievocare i profumi pugliesi attraverso le mandorle ed i fichi, un po' per vivere gli scampoli d'estate, un po' perchè sono matta di entrambi i frutti e all'oasi Sant'Elia quest'estate ne ho dato ampia prova.
E' invece troppo presto per la maturazione della cosiddetta "fica svizzera", abbastanza posticipata rispetto a quella italiana, per ovvi motivi che non starò qui a criticare per l'ennesima volta. Il fico del nostro giardino stamattina sembrava divorato dalla vigna, i frutti ancora piccoli, durissimi come pietre e restii a maturare. L'unica cosa che son riuscita a raccogliere sono queste foglie decorative, che ben si prestano come sotto-crumble per la mia piccola composizione mediterranea. L'intenzione era rievocare i profumi pugliesi attraverso le mandorle ed i fichi, un po' per vivere gli scampoli d'estate, un po' perchè sono matta di entrambi i frutti e all'oasi Sant'Elia quest'estate ne ho dato ampia prova.
Devo
dire che la missione è compiuta solo perchè mi è venuta in soccorso
un'ottima marmellata francese di "figues violettes" come ripieno delle
mie minisbrisolone/crumble, a cui ho integrato 150 g di mandorle tritate
ai 150 di farina, per renderla più completa. Per il resto ho già avuto
modo di spiegare tutto qui.
Spolverizzate un po' di mandorle a lamelle prima di dare in pasto al forno ed il gioco è fatto!
la' almeno potevi illuderti di avere dei frutti da un fico. qua, sopra la terra, non cresce niente. tutto sotto.
ghirigoro