Bene. Mancano esattamente 18 giorni di lavoro qui nella confiserie in Svizzera, il che vuol dire 3 settimane e 144 ore (facciamo 150 và), il che vuol dire che tra meno di un mese sarò tra le braccia del mio Filuffo ma soprattutto fuori dal grigio laboratorio, dalla rigida frontiera elvetica, fuori dalle loro rigide regole, fuori da questa casa che con tutto il suo potenziale ha pur sempre il limite di un coinquilinaggio ormai inutile, fuori dalle grinfie del mio capo, il quale mi ha pure annunciato che pur di vedermi verrebbe in Puglia a darmi lezioni di pasticceria :D
Fortunatamente prima della sua presunta visita pugliese, in questo mio ultimo mese svizzero ho ricevuto a turno delle simpatiche nobildonne, prima la Giovannina fresca di acqua e filologia made in Evian, poi le adorabili Solenne e Marie di terra di Francia, infine domani sarà la volta della sorella Marianna, di terra di Cermania.
Le franzose amiche son venute a rallegrare il mio altrimenti solitario e grigissimo settembre con tocchi di colori bellissimi, riportandomi ai freschi giorni lyonnesi, alle nostre infinite passeggiate sul lungofiume, pic-nic al parco e serate tarallucci e vino a discutere pure delle pulci delle anatre. A Lausanne si ripropone un po' in stile il nostro vissuto da studentesse in storia dell'arte, sostituendo il fiume col lago, il parco col giardino del museo della fotografia e i tarallucci e vino con groviera e acqua Evian.
Vederle partire alla stessa ora ma su due binari diversi, per due paesi diversi (e diversi dal mio), a ricominciare da questo autunno una vita nuova ed ignota, mi ha lasciata lì sperduta al quarto binario, tra il quinto ed il terzo a chiedermi cosa ci facessi. Mi son sentita un po' come la Svizzera tra la Scozia ed il Belgio e son seguiti i brividi al pensiero che le amicizie sono davvero delle coincidenze prese al momento giusto, con un po' di fortuna e volontà.
Ovviamente il terzo polo si sposterà in Italia molto presto, ma intanto che bello potersi ritrovare senza troppo escogitarne l'organizzazione, sotto lo stesso tetto e, in questo caso, anche sotto la stessa cappa! :)
Le franzose amiche son venute a rallegrare il mio altrimenti solitario e grigissimo settembre con tocchi di colori bellissimi, riportandomi ai freschi giorni lyonnesi, alle nostre infinite passeggiate sul lungofiume, pic-nic al parco e serate tarallucci e vino a discutere pure delle pulci delle anatre. A Lausanne si ripropone un po' in stile il nostro vissuto da studentesse in storia dell'arte, sostituendo il fiume col lago, il parco col giardino del museo della fotografia e i tarallucci e vino con groviera e acqua Evian.
Vederle partire alla stessa ora ma su due binari diversi, per due paesi diversi (e diversi dal mio), a ricominciare da questo autunno una vita nuova ed ignota, mi ha lasciata lì sperduta al quarto binario, tra il quinto ed il terzo a chiedermi cosa ci facessi. Mi son sentita un po' come la Svizzera tra la Scozia ed il Belgio e son seguiti i brividi al pensiero che le amicizie sono davvero delle coincidenze prese al momento giusto, con un po' di fortuna e volontà.
Ovviamente il terzo polo si sposterà in Italia molto presto, ma intanto che bello potersi ritrovare senza troppo escogitarne l'organizzazione, sotto lo stesso tetto e, in questo caso, anche sotto la stessa cappa! :)
E questa funge anche da risposta al post precendente del Filuffo dolcemente accompagnato! ;-)
